Galleria Rossonera

Pupeschi: "Non volevo scendere in Eccellenza, ma a Lucca non potevo dire di no"

venerdì, 10 ottobre 2025, 11:54

di gianluca andreuccetti

La Lucchese è attesa dal primo punto di svolta della propria stagione. Belvedere, Viareggio e Castelnuovo: trittico di impegni insidioso per i rossoneri, chiamati adesso al definitivo salto di qualità dopo il pareggio scialbo in casa del Real Forte Querceta. Oltre alle buone notizie che potrebbero arrivare dall'infermeria, con i possibili rientri di Picchi e Piazze, l'altro nodo da sciogliere rimane l'incisività in fase offensiva, con solo due reti all'attivo. Dell'inizio di stagione della Lucchese abbiamo parlato con Niccolò Pupeschi. Classe 1991 e con un'esperienza notevole in queste categorie, l'ex Zenith Prato è uno dei protagonisti del fortino rossonero costruito da Pirozzi in queste prime giornate. Cresciuto nel settore giovanile dell'Empoli, ha vestito le maglie tre le altre anche di Rimini, Perugia, Lecco e Aglianese, mettendo a referto più di 300 presenze in Serie D. Niccolò Pupeschi ha rilasciato un'intervista ai nostri microfoni. Queste le sue parole.

Che cosa l'ha spinta ad accettare la Lucchese dopo tante stagioni consecutive passate in Serie D? 

"Tra i miei progetti iniziali non c'era quello di scendere di categoria. Dall'Eccellenza avevo ricevuto proposte di squadre che mi offrivano anche 2 anni di contratto, ma la chiamata di una società ambiziosa come la Lucchese ha cambiato tutti i miei piani. Lucca è una piazza importante dove si respira calcio e di certo non lo considero un passo indietro". 

Otto punti nelle prime quattro giornate e ancora imbattuti: oltre alla solidità difensiva, dall'esterno si percepisce come uno dei vostri punti di forza sia anche la forza del gruppo...

"Il fatto che il gruppo sia amalgamato non è affatto scontato. A mio parere la società è stata intelligente nel puntare su ragazzi con delle ottime qualità umane, disposti a sacrificarsi, dare tutto per questa maglia e aiutarsi a vicenda. Stiamo andando discretamente, ma le partite sono ancora tante, con una seconda parte di ottobre ricca di impegni. Dobbiamo andare avanti senza montarci la testa".

Adesso siete attesi da tre partite nel giro di una settimana, tra cui anche il derby contro il Viareggio. Un crocevia interessante per la vostra prima parte di stagione...

"Il Viareggio è una squadra attrezzata e a mio parere è tra le favorite, se non la principale favorita. Sarà un periodo intenso, in cui sarà fondamentale avere tutta la squadra al completo". 

Parlando del suo recente passato, lo scorso anno aveva contribuito alla buona stagione in Serie D dello Zenith Prato che a poche giornate dalla fine era salvo. Un risultato però vanificato dai 14 punti di penalizzazione ricevuti a poche giornate dalla fine...

"Non ci meritavamo un epilogo del genere perché avevamo fatto un grande lavoro, ma la penalizzazione ha inevitabilmente compromesso la nostra stagione. A livello personale mi sono trovato bene sia con la squadra, che con lo staff e la società". 

All'inizio della stagione 2024-25 ha vestito la maglia della formazione sammarinese della Virtus Acquaviva, scendendo in campo nei preliminari di Champions League. A livello personale che cosa le ha lasciato quel tipo di esperienza? 

"La Virtus Acquaviva, da detentrice del campionato sammarinese, si qualificò al 1^turno dei preliminari di Champions League. Avendo giocato per diversi anni in Romagna, quindi in zone limitrofe, già mi conoscevano e mi chiesero se fossi disposto a firmare con loro e disputare queste due partite. Un'esperienza unica, dove ho respirato aria di calcio internazionale. Incontrammo la Steaua Bucarest, forse la squadra più complicata da affrontare". 

 



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