Detto tra noi


Detto tra noi

Un senso

venerdì, 29 novembre 2024, 08:42

di fabrizio vincenti

Da tempo sottolineavamo l'impossibilità per una società delle dimensioni della Lucchese di continuare a lavorare senza un riferimento costante a livello dirigenziale che si occupasse dei tanti, e spesso non semplici, aspetti che ruotano intorno a una società calcistica. La partenza (esonero/dimissioni/altro) del direttore generale Mangiarano nel marzo scorso – che con una singolare, singolarissima coincidenza, per chi crede alla coincidenze, ha ritrovato un posto proprio nello stesso giorno in cui a Lucca è arrivato il suo sostituto – aveva lasciato un vuoto evidente. Prima tentato di colmare dallo stesso presidente Bulgarella la cui vicenda personale ha purtroppo impedito di seguire in prima persona il club, poi con i rapidi blitz dell'amministratore delegato Lo Faso, perché costretto a spostarsi chissà per dove in vista dei suoi molteplici impegni nel club. Tentativi sostanzialmente andati a vuoto, con una società che, al di là delle parole di retorica societaria sul valore dei collaboratori, non aveva nessun elemento in grado di prendere decisioni sul posto. Dunque, l'arrivo di un nuovo direttore generale non può che essere salutato con soddisfazione. Ma ci sono però degli elementi a noi sconosciuti. E non ci riferiamo tanto alla persona di Luigi Conte, il cui curriculum, sia a livello professionale che sportivo parla senza bisogno di nessun altro commento. Ci riferiamo piuttosto al motivo del suo arrivo. Ricapitoliamo: non più tardi del dopo gara contro il Pontedera, l'amministratore Lo Faso aveva dichiarato: "Non c'è niente di...


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Se ne vanno come sono arrivati, ovvero in modo pessimo

venerdì, 22 novembre 2024, 11:02

di fabrizio vincenti

Sembra proprio che stiano scorrendo i titolo di coda per l'avventura del Gruppo Bulgarella a Lucca. Tante promesse, qualche perentorio proclama, l'assicurazione di una gestione di medio-lungo periodo che si sono andati a infrangere, prima di tutto ma non solo, sugli scogli della vicenda personale del presidente Bulgarella, al quale rinnoviamo, sinceramente, ogni augurio di non arrendersi e di poter superare le difficoltà. Ma questo interregno del Gruppo Bulgarella, difficile non chiamarlo così vista la breve durata, ci pare si concluda così come era iniziato. Ovvero con non troppa trasparenza e con un briciolo e più di arroganza. Ci riferiamo non tanto al fatto dell'arrivo del futuro presidente nella sede di Lucca United che aveva fatto generare tante aspettative e speranze, comprese le nostre. Ci riferiamo piuttosto alle prime mosse compiute dall'allora nuova società e che personalmente non ci sono piaciute per nulla, facendolo notare mentre un coro, anzi un belato, di plaudenti inneggiava alle magnifiche e progressive sorti della Lucchese. Non ci piacque da subito la vicenda dall'acquisizione dell'immobile di San Giuliano Terme, fatta passare sotto traccia e presentata poi come ricapitalizzazione senza ovviamente, in quel caso, immettere liquidità nelle casse sociali. Non ci piacque tanta enfasi. Non ci piacque la vicenda del marchio, che in una tifoseria leggermente meno...


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Si va verso l'autoesonero

mercoledì, 13 novembre 2024, 08:28

di fabrizio vincenti

Il tunnel in cui si è messo il campionato dei rossoneri sembra, almeno per una parte dei tifosi, essere una storia a sé. Quasi che tutto il resto del mondo Lucchese funzioni al meglio. Eppure sono ben poco le cose che stanno funzionando intorno al mondo rossonero. A partire dai risultati del settore giovanile che, liberato come qualcuno auspicava dalla presenza di Morgia, non sta certo volando. Solo per venire allo scorso fine settimana, delle prime quattro squadre giovanili, tre hanno perso per 5-0. E non è stato un fine settimane sfortunato, se vi volete prendere la briga di vedere le classifiche, avrete da che patire. Delle due l'una: o gli investimenti sono stati sbagliati, o gli investimenti, almeno in questo comparto, non esistono. Impossibile, alla luce del recente comunicato del Comune di Lucca, non affrontare anche la questione stadio. Se l'amministratore delegato con il trolley in mano per i suo molteplici e gravosi impegni all'interno del Gruppo Bulgarella,  lo diciamo senza ironia alcuna, aveva assicurato solo pochi giorni fa che la società aveva fatto tutto quello che era necessario, ecco la precisazione di Palazzo Orsetti dove si chiarisce che non è ancora stata protocollata formalmente la proposta progettuale del nuovo stadio. Non è un dettaglio, lo capite da voi. Soprattutto quando si lavora con enti pubblici. Forse, tra un viaggio e l'altro, nessuno si è occupato di procedere con il deposito materiale della...


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Dirigenti cercansi

lunedì, 28 ottobre 2024, 00:06

di fabrizio vincenti

Il ko subìto contro il Pescara non deve stupire: tra la Lucchese e la squadra adriatica ci sono almeno due categorie di differenza, almeno in questo momento. Che poi i rossoneri abbiano fatto il possibile per agevolare la bella formazione messa in campo da Baldini, è un altro discorso. Quello che ci preme sottolineare è però altro. Ovvero l'ennesimo desolante vuoto in tribuna a cui è seguito l'ennesimo mutismo dei massimi vertici societari. Tutti sanno che il presidente Bulgarella, a cui rinnoviamo i nostri auguri di guarigione, ha in questo momento altri pensieri, ma questo non giustifica l'assenza societaria a questi livelli. Eliminato il direttore generale nello scorso campionato, non resta che l'amministratore delegato il Dottore Lo Faso che, come noto, ha molteplici impegni a livello del Gruppo Bulgarella e il suo trolley trova sempre meno possibilità di fare una sosta a Lucca, a  maggior ragione durante i giorni di gara. Al di là delle visite settimanali per firmare fatture e fare un rapido punto della situazione, è sotto gli occhi di tutti l'assenza della società ai suoi massimi livelli. Di recente, abbiamo parlato del caso arbitri – a proposito, nonostante la limpida vittoria del Pescara, il direttore di gara non ci è piaciuto per nulla nemmeno stavolta – rilevando come la società non ha avuto la forza non solo di farsi sentire nelle sedi che contano, ma nemmeno di metterci la faccia, risparmiando l'ennesimo sfogo (a rischio deferimento dell'allenatore). Avete sentito una parola sugli arbitri da parte dei vertici societari? Non ci...


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La Lucchese? E' su uotsappe!

domenica, 20 ottobre 2024, 23:40

Vi chiederete perché, al termine di Carpi-Lucchese, non abbiamo chiesto quello che forse molti di voi avrebbero domandato a mister Gorgone, ovvero perché non ha inserito Gemignani e se le sostituzioni fatte non hanno finito per abbassare il ritmo  e l'incisività dei rossoneri? La spiegazione è semplice e l'abbiamo accennata in una notizia breve, oltre che sul nostro social: nessuno dei tesserati è venuto in sala stampa a Carpi. Una modalità irrituale, che ha lasciato colpiti anche alcuni dei colleghi emiliani. "Passi in serie D, ma una città capoluogo di provincia e con una storia calcistica come la Lucchese che non manda nessuno, oltretutto essendoci colleghi da Lucca, lascia perplessi", ha commentato uno dei giornalisti locali. Già, lascia perplessi. Ha il sapore della barzelletta, invece, il retroscena. E in questi momenti così così per i tifosi rossoneri vogliamo raccontarvelo tutto. Gazzetta era presente in sala stampa, dove sono sfilati il tecnico e i giocatori della squadra di casa. Dopo una ventina di minuti abbondanti, abbiamo chiesto al cortesissimo addetto stampa del Carpi di verificare se qualcuno della Lucchese sarebbe venuto a parlare. A questo punto i lettori necessitano di un chiarimento: la Lucchese 1905, ormai da quasi due stagioni, non è mai accompagnata in trasferta dall'addetto stampa. Ripetiamo: mai. Nemmeno in partite chiave come la semifinale di Coppa Italia a Padova, dove rimanemmo 40 minuti inutilmente a attendere il tecnico a fine gara. Immaginiamo abbia le sue buone ragioni, per quanto sia un caso più unico che raro a livello di C. Dunque, la necessità di rivolgersi all'addetto stampa della società di casa è inevitabile. E' successo ogni volta, a Perugia, tanto per...


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Finché c'è tifo, c'è speranza

martedì, 15 ottobre 2024, 08:56

di fabrizio vincenti

Per una serie di liete coincidenze ci siamo trovati a passare lo scorso fine settimana a Siracusa, una città che definire incantevole è probabilmente riduttivo. Una delle tante gemme di questa nostra adorabile, per quanto spesso incomprensibile, Italia. Clima. Mito. Storia. Cucina. Mare bellissimo. E una straordinaria accoglienza, ecco che cosa abbiamo trovato a poco più di due ore da casa. Ma, una volta lì, non abbiamo resistito al fascino maledetto del calcio, e ci siamo recati, domenica, a vedere, grazie alla grande disponibilità di un ragazzo del posto, Fabio, la partita Siracusa-Reggina. E' stata una esperienza unica. Oltre 4000 persone in un catino che porta il peso degli anni come tanti, troppi stadi nostrani, incastrato nel pieno centro nel quartiere di Santa Lucia, un entusiasmo che da tempo non vedevamo, una febbre, quella del calcio, che da queste parti è ancora contagiosa. E che sale già da prima della gara, quando in tanti si ritrovano nei locali vicini per prendersi una bibita e iniziare, anche mentalmente, l'avvicinamento al match. Quasi 5000 persone, praticamente il tutto esaurito per una gara di serie D, sia pure di alta classifica, sono la miglior risposta al...


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Toc toc: società, ci sei?

giovedì, 26 settembre 2024, 11:20

di fabrizio vincenti

La partita contro la Pianese, augurandosi che non lasci scorie nei rossoneri che hanno dimostrato ancora una volta grande coraggio e un'ottima organizzazione di gioco (qualcuno ne vorrà rendere un po' di merito anche all'allenatore?), si presta per alcune considerazioni alquanto amare. L'arbitraggio, decisamente scadente al pari degli altri visti in casa, non può non far comprendere che la Lucchese in sede di designazioni dei direttori di gara conta zero. Da queste parti, mandano esordienti di nemmeno belle speranze o fischietti dal futuro quanto meno dubbio. Non a caso, i due migliori arbitri si sono visti contro Spal (nonostante il gol annullato, ma la colpa è tutta del guardalinee) e ad Ascoli, dove sono stati impiegati due direttori di gara di livello e personalità mandati non certo per i rossoneri ma per la forza e l'importanza degli avversari. Chiaro che viene da chiedere cosa pensino della Lucchese e quello che sia il reale peso societario che, temiamo, sia davvero minino. Ma c'è un'altra questione che vogliamo sottolineare e che denota, per l'ennesima volta, l'assenza di una società realmente strutturata e in grado di gestire gli eventi. Mister Gorgone è arrivato in conferenza stampa in chiaro stato di trance agonistica e con la intima e radicata convinzione di aver subìto, come squadra, l'ennesimo torto...


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Sogno di una notte di mezza estate

martedì, 24 settembre 2024, 15:44

di fabrizio vincenti

Le dimissioni di Massimo Morgia da responsabile del settore giovanile rossonero non possono non trasmettere un senso di inquietudine e anche di frustrazione in tutti coloro che amano la Lucchese. Morgia non è uno dei tanti giocatori che sono passati da queste parti, Morgia ha incarnato e incarna, e dopo quanto fatto ancora di più, lo spirito con cui molta gente va allo stadio. Soffre. Gioisce. Sogna. Spende. Ci pensavamo nei giorni scorsi, da rientro da Ferrara e ci piacerebbe che i calciatori, molti giovani, capissero meglio cosa significa. C'è chi, come loro, è stato pagato per andare a farsi centinaia di chilometri e chi, come quel gruppo di irriducibili tifosi, spende e se ne ritorna in piena notte, con il lavoro che attende l'indomani. Direte: certo, ma per loro è lavoro. Verissimo, e anche per questo qualche volta non condividiamo le critiche o le richieste dei tifosi: avanzano richieste non tenendo conto del diverso status, uno status che porta i calciatori, per esempio, a girare il mondo per lavorare. Quello che importa è semmai dare tutto una volta che uno ha indossato una maglia e, se possibile, portarla sempre nel cuore. Morgia lo ha dimostrato con per una vita cosa prova per la Lucchese. Per noi è indimenticabile una chiacchierata a bordo campo in un Pistoiese-Lucchese ormai di anni fa: "Non ce la farei a stare su quella panchina, soffro...


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"Siamo una squadra fortissimi"

domenica, 1 settembre 2024, 11:52

di fabrizio vincenti

Chiuso il mercato, non senza problemi – e in questo senso le parole del tecnico rossonero non possono non essere valutate in tutta la sua gravità quando cita le difficoltà nel portare a Lucca molti giocatori – è possibile tracciare un bilancio sommario della campagna di rafforzamento della squadra. Non ci giriamo intorno: per noi, la formazione è più debole dello scorso anno, quando già aveva limiti evidenti sin dalla sua fase di costruzione estiva. Eppure questo, era stato assicurato, doveva essere l'anno del rilancio, dopo una prima stagione decisamente al di sotto delle aspettative e dei proclami. Proprio quei proclami che sono stati più volte ribaditi, con un crescendo rossiniano, anche nei mesi scorsi dal proprietario del club. Inutile ribadire a suon di citazioni i bollettini di guerra che parlavano di campionato dove tutte le avversarie dovevano aver paura dei rossoneri o dello sbandierato arrivo di un bomber da venti gol. Del resto, non è l'arrivo o il mancato arrivo di un giocatore a preoccupare: è tutto il contesto che non sta in piedi. Partiamo dalla scelta del direttore sportivo: Frara fu liquidato circa a metà marzo. In molti, mentre passavano le settimane senza che venisse individuato il sostituto, si sono illusi che dovesse arrivare una sorta di...


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Spiace per Vossia, ma confermiamo tutto

mercoledì, 14 agosto 2024, 08:34

di fabrizio vincenti

Con una nota pubblicata sui propri canali, ma non fatta giungere agli organi di informazione – ecco perché vi invitiamo a andarla a leggere sui quei canali – la Lucchese ha voluto precisare la posizione del calciatore Costantino, non schierato domenica scorsa a Vercelli. Francamente pensavamo che l'attuale compagine societaria non arrivasse ai picchi raggiunti con questa ultima nota, per quanto da tempo abbiamo chiara la direzione di marcia della Lucchese e come venga gestito lo stesso ufficio stampa che ancora non ha comunicato che Zoppi, il primo acquisto della stagione, ha rescisso ormai settimane fa. E ciò nonostante, ci imbarazza e non certo per nostra vergogna, lo diciamo subito, dover ribadire punto per punto quanto scritto non solo da noi. Ci limitiamo ovviamente a rispondere per quello da noi scritto. Rocco Costantino non aveva il transfer per essere convocato a Vercelli, e il motivo, lo ribadiamo anche per i duri di comprendonio, è quello scritto, ovvero la mancanza della fideiussione aggiuntiva. Che poi questa venga regolarmente depositata nei prossimi giorni o che, nel frattempo, vendendo alcuni dei giocatori ai margini della rosa, si abbassi l'importo complessivo degli ingaggi liberando caselle, non abbiamo...



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