Detto tra noi
venerdì, 27 ottobre 2023, 15:58
di fabrizio vincenti
Quattro gare, un punto (che peraltro sembrano zero, ci riferiamo a quello di Ferrara, vista la pochezza della squadra estense in questo momento): la Lucchese ha clamorosamente frenato nelle ultime settimane. E viene naturale chiedersi il perché dopo l'avvio promettente. Anzi, molto promettente. Premesso che nessuno ha la sfera di cristallo, e che sicuramente hanno pesato gli episodi tutti a sfavore, qualche riflessione conviene farla. così come sollevare qualche interrogativo in mezzo a una certezza. Quest'ultima appare, indiscutibilmente, una certa difficoltà realizzativa che si è peraltro manifestata anche nel momento migliore dei rossoneri. Gli attaccanti, va da sé, sono merce rara, la Lucchese ha scommesso su un gran giocatore che aveva bisogno di rilanciarsi, ha confermato una delle punte dello scorso anno (mai si rimpiangerà abbastanza la partenza di Panico...) e ha caricato a bordo alcuni giovani di belle speranze, peraltro non ancora molto a loro agio con il gol. Questa ci pare una certezza, che il gioco spumeggiante di mister Gorgone ha in una qualche maniera occultato sino a che la squadra è stata brillante e al completo.
E qui arriva l'altra questione, quella dei ricambi a cui abbiamo accennato nelle scorse settimane: questa sembra essere la chiave di lettura forse più significativa per provare a leggere l'attuale momento: la Lucchese ha 12-13 giocatori di buon livello, oltre loro, la sensazione e qualcosa di più, è che ci sia uno stacco importante con il resto della squadra. Chiaro che infortuni e squalifiche, che stanno arrivando con discreta continuità, finiscono per mettere ancora più a nudo il problema, ma i ricambi non hanno mai praticamente convinto ogni volta che sono stati buttati in campo. In difesa, poi, la questione è ancora più impellente, e pensare che qualcuno, in estate, con una buonissima dose di superficialità, aveva pensato che senza Tiritiello la Lucchese non avrebbe avuto contraccolpi. I numeri dicono quanto sia fondamentale, almeno in questa rosa. E viene davvero da rammaricarsi anche per la partenza di Bachini, uno che ha sempre fatto il suo dovere e che poteva essere sicuramente utile in questi frangenti.
Peraltro, la questione delle profondità della rosa finisce per interessare anche il centrocampo: con gli scongiuri del caso, nemmeno lo nominiamo, qualcuno ha idea chi potrebbe rimpiazzare un eventuale problema al perno di quel reparto? Anche a centrocampo la Lucchese costruita in estate ci pare leggerina, con pochissime reali alternative e qualche giovanotto tutto da verificare. Intendiamoci: nessuno ha chiesto di vincere il campionato, e dunque la rosa è ovvio che non sia quella dei club di prima fascia, ma la sensazione è che l'attuale gruppo presenti più di una lacuna in termini di alternative e a ogni uscita dal campo di un titolare per un qualunque tipo di problema fisico salgono i sudori freddi. C'è solo da augurarsi che il mercato di gennaio possa colmare almeno i limiti più evidenti.
lunedì, 28 aprile 2025, 07:51
La storia della Lucchese è fatto soprattutto di delusione, dolori, mancate promesse, rimpianti. Inutile negarlo. Se si eccettuano due periodi d'oro (prima e post Seconda guerra e l'era Maestrelli) questa piazza è andata incontro a rovesci e tanta mediocrità.
lunedì, 31 marzo 2025, 11:52
"Posso dire che la situazione è meno drammatica rispetto a qualche stagione fa. Merito delle regole che sono state già poste che hanno migliorato le cose. Dobbiamo intervenire ancora, qualche norma andrà cambiata. Si può sempre migliorare ma abbiamo vissuto estati più turbolente, questo voglio dirlo.
venerdì, 28 febbraio 2025, 08:11
"Il Gruppo Bulgarella comunica di aver ceduto il cento per cento delle quote della Lucchese 1905 ad una cordata di società lombarde capitanata dall’avvocato Giuseppe Longo, la sola ad aver dato evidenza concreta di garanzie utili al rispetto delle obbligazioni": cominciava così il comunicato sulla cessione conclusa dal Gruppo Bulgarella,...
lunedì, 27 gennaio 2025, 08:51
L'epilogo dell'era (macché era, chiamiamola per quello che è stata: una triste parentesi) Bulgarella ha sorpreso un po' tutti, compresi noi. Francamente, pur avendo dubbi, troppo spesso confermatisi giustificati, sulle intenzioni e sui risultati raggiunti da questa gestione, non credevamo di assistere a quanto è andato in scena in queste...