Porta Elisa News
sabato, 9 novembre 2024, 18:34
Coletta 6: Si fa trovare pronto quando è chiamato in causa ed è incolpevole sul gol.
Frison 6: Si fa rispettare nella sua zona di campo e cerca qualche anticipo, preciso negli appoggi, anche se gioca un po' contratto, forse per la paura di sbagliare in un momento in cui la squadra non gira.
Fazzi 5,5: Non sembra proprio a suo agio come centrale della difesa a tre, comunque dal punto di vista individuale riesce a contrastare gli avversari, però è ancora in imbarazzo quando deve impostare.
Cartano 6: Parte bene cercando di essere aggressivo e di accorciare in avanti vento il centrocampo e si rende anche pericoloso di testa, cala alla distanza come è comprensibile che sia e a quel punto perde qualche duello di troppo.
Quirini 6,5: A tratti sembra una categoria superiore a tutti gli altri in campo e forse ne è consapevole, così la mediocrità che lo circonda lo porta a strafare e perdere diversi palloni.
Tumbarello 5: Non è certo in un buon momento di forma, quindi il modulo lo penalizza perché deve reggere tutto il centrocampo quasi da solo, tant'è che finisce coi crampi; la sua prova non è all'altezza delle prestazioni a cui ci ha abituato ma la colpa non è certo solo sua.
Catanese 5: Non ha il passo né la prestanza fisica per giocare in una mediana a due in cui deve recuperare palloni, impostare il gioco e anche proporsi in avanti; incredibilmente la Lucchese non risolve mai il problema e il centrocampista rossonero deve mettere a referto, non per sua responsabilità, un'altra partita non brillantissima.
Antoni 6: Sembra che stia recuperando la brillantezza perduta con l'infortunio, si propone più volte al cross ed è reattivo in fase difensiva, ma il suo apporto non è continuo e anche le iniziative individuali sono rare.
Saporiti 6,5: La galoppata con cui porta il pallone a Magnaghi sul gol del vantaggio riscatta una partita che per il resto è più opaca del solito, anche perché lo schieramento con due punte lo costringe a correre anche in difesa quando sembrerebbe l'unico dotato delle qualità individuali per creare imprevedibilità in avanti.
Costantino 5: Spesso anticipato, stavolta i cross arrivano ma lui non ne prende uno, anche perché è sempre solo in area, il che è piuttosto sorprendente dato che per l'occasione Gorgone schiera due punte; gli capita in mischia una occasione gigantesca dove manca del riflesso per girare in porta una palla piuttosto semplice.
Magnaghi 6,5: Segna un gol bellissimo con un rasoterra da posizione complicata, il che rivaluta una partita in cui è poco coinvolto nel gioco e la collaborazione con Costantino non funziona proprio; da notare che con personalità prova a scuotere i compagni, sia quando è in campo che quando viene richiamato in panchina.
Sasanelli, Selvini, Gemignani s.v.: Ingressi tardivi nonostante la squadra sia visibilmente bollita, non hanno il tempo di entrare in partita.
mercoledì, 13 novembre 2024, 08:23
Pronostici alla mano, se guardiamo i prossimi avversari della Pantera da qua alla fine del girone d'andata e prendiamo atto di quanto visto sul campo da qualche partita a questa parte, non si può che pensare che al giro di boa i rossoneri saranno in piena zona playout: serve reagire,...
martedì, 12 novembre 2024, 18:37
Per tutta la squadra, prima del lavoro in campo, c'è stata una sessione video poi è iniziato l'allenamento, fatto principalmente di ripetute e esercizi. Durante una delle fasi, Nana Welbeck ha accusato un malore ed è stato prontamente soccorso dal medico sociale, riprendendosi dopo qualche istante
martedì, 12 novembre 2024, 15:16
Il Comune ha invitato la società rossonera a dare seguito a ciò che la stessa dichiarò nella manifestazione di interesse, ovvero protocollare formalmente la proposta progettuale del nuovo stadio. Palazzo Orsetti conferma che realizzerà le torri faro a sue spese
martedì, 12 novembre 2024, 07:48
Lo stadio Libero Liberati non è il primo impianto dove ha giocato la Ternana, in precedenza la squadra umbra aveva disputato molti campionati nell'impianto di viale Brin. Solo negli anni Sessanta si pensò al nuovo impianto che ricalca, con i suoi tre livelli, quello di Verona: ecco la sua storia