Porta Elisa News
giovedì, 31 ottobre 2024, 12:43
di alessandro lazzarini
Con il pareggio ottenuto a Chiavari la Lucchese torna a muovere la classifica e mantiene la porta inviolata dopo il rovescio casalingo col Pescara, ma l'involuzione della squadra di Gorgone rispetto alle prime giornate appare evidente. Intanto, anche in Liguria gli svarioni individuali in fase difensiva sono stati troppi ed anche eclatanti e c'è da ringraziare Palmisani e l'imprecisione dell'Entella se nessuno di questi è diventato un gol; gli errori determinanti sono divenuti così frequenti che non possono essere un caso, a maggior ragione dato che a commetterli sono per lo più giocatori di comprovata esperienza anche in categorie superiori. Il fatto è che il gioco moderno e sostanzialmente spregiudicato proposto dai rossoneri chiama i centrali, quasi tutti piuttosto lenti, a confrontarsi in spazi ampi e in uno contro uno che, qualora persi, non prevedono ulteriori coperture.
È un atteggiamento che va per la maggiore nel calcio contemporaneo, tant'è che ad altissimi livelli i difensori capaci di coprire in velocità ampi settori di campo ed anche reggere i confronti fisici sono rari e per averli vengono investite cifre simili a quelle spese per i grandi fuoriclasse offensivi. Va da sé che l'obiettivo di uno schieramento difensivo che si assume questi rischi, almeno in teoria, è il dominio del gioco e quindi la produzione di occasioni da gol. Fatte le dovute proporzioni, la Lucchese nella prime giornate è riuscita a tradurre sul campo questo progetto, subendo molti gol ma realizzandone altrettanti, poi a un certo punto alla verve realizzativa è subentrata una manovra farraginosa e lenta che produce molto poco nei pressi della porta avversaria e, soprattutto, lo produce quasi sempre grazie alle intuizioni di Saporiti. Sembra evidente che la motivazione di questa impasse è da ricercarsi nel calo di condizione fisica conseguente ad infortuni o assenze di elementi fondamentali di una rosa che, come è anche giusto che sia in una squadra media Serie C, non offre ricambi perfettamente sovrapponibili ai titolari.
Ne è venuta fuori una situazione molto simile a quella dello scorso campionato: inizio spumeggiante ma con meno punti raccolti di quelli meritati, perdita di brillantezza, capacità realizzativa e solidità difensive disperse, fiducia ed entusiasmo di giocatori e tifosi dilapidati. C'è dunque da confidare nel recupero della condizione di alcuni elementi, ma anche di un piano B da parte dell'allenatore per fare in modo che, quando la squadra per qualche motivo non riesce a esprimere la sua idea di gioco, si possa assumere un atteggiamento più produttivo senza restare in balia delle scorribande avversarie. Il campionato offre ampi margini per recuperare terreno e a nostro avviso i rossoneri possono raggiungere una posizione di classifica più lusinghiera di quella anonima e prossima alla zona playout attualmente occupata.
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