Mondo Pantera

Gazzettino d'argento, è bagarre per la volata finale

martedì, 18 marzo 2025, 08:29

Ad una manciata di giornate alla fine del campionato regolare, è ancora molto aperta la lotta per i primi posti della classifica del Gazzettino d'argento "Diego Checchi", il trofeo di rendimento stilata sulla base dei voti attribuiti dai vari quotidiani che Gazzetta Lucchese mette in palio ormai da quasi venti anni.

A comandare la classifica è sempre Edoardo Saporiti (con un voto medio pari a 6,33 che lo dovrebbe mettere al sicuro da ogni sorpresa), ma dietro al fantasista la lotta si fa serrata. Sono in tanti a farsi largo, per quanto molti di essi, essendo arrivati con il mercato di gennaio, non possono concorrere per la premiazione perché non avranno a fine stagione il numero minimo di partite (20, ovvero metà campionato più una).

Da Fedato a Benedetti, da Rizzo a Galli, a Ballarini e Melgrati, senza dimenticare l'ormai ex Quirini: sono tutti nelle prime posizioni ma non hanno i requisiti. Chi invece li ha è Simone Magnaghi che è di fatto secondo con 6,21. Alle sue spalle, ecco Selvini con 6,13 e Gucher con 6,11, mentre gli altri sono più indietro. Dunque sono in quattro per tre posti sul podio. Contro il Campobasso, il migliore in campo, nemmeno a dirlo, è stato Selvini protagonista di giornata. 

La diciottesima edizione del trofeo ha confermato il regolamento dello scorso campionato: al premio concorrono solo i rossoneri che hanno terminato la stagione con la maglia della Lucchese. Ed è restato naturalmente in vigore anche il numero minimo di partite della stagione regolare, ovvero la metà più una, quest'anno dunque la soglia minima è fissata in 20 presenze, non contando play off e play out. Ragion per cui, coloro che arriveranno da gennaio in poi, saranno tagliati fuori dalla corsa. Per verificare tutti i voti basta cliccare sulla rubrica "Promossi e bocciati". 

La speciale classifica di "Promossi e bocciati" che determina la classifica del Gazzettino d'argento, relativa al rendimento dei rossoneri, è stata stilata in base ai voti assegnati ogni singola giornata da: Gazzetta Lucchese, Il Tirreno, La Nazione, Corriere dello Sport, Tuttosport, La Gazzetta dello Sport. Nella scorsa stagione, come detto a vincere era stato Andrea rizzo Pinna, mentre l'anno prima era toccato a Tiritiello aggiudicarsi la targa in argento e in precedenza analoga soddisfazione era toccata a Belloni, Bianchi, Coletta, Falcone, Fanucchi, Forte, Terrani, Mingazzini, Tarantino, Casapieri, Tosto, Marotta, Biggi, Pera e Masini.



Altri articoli in Mondo Pantera


mercoledì, 16 aprile 2025, 10:07

Lucca United, serata per raccolta fondi per la Lucchese

Domani, giovedì 17 aprile, dalle ore 19 alle 22, presso il Museo Rossonero, verranno raccolte donazioni liberali di chi vorrà spontaneamente sostenere l'attività sportiva della squadra rossonera, al fine di consentire il regolare svolgimento delle ultime due partite di campionato,


mercoledì, 16 aprile 2025, 09:21

Gazzettino d'argento: è lotta a tre per la vittoria

A due giornate dal termine del campionato, Saporiti, in leggero vantaggio, Magnaghi e Selvini si contendono il trofeo di rendimento stilata sulla base dei voti attribuiti dai vari quotidiani che Gazzetta Lucchese mette in palio ormai da quasi venti anni: saranno decisive le ultime due gare



martedì, 15 aprile 2025, 12:28

Nuovo aperitivo per raccogliere fondi per terminare il campionato

Il locale "In Bocca alla Lupa", all'interno dell'Eni Café in Via Pesciatina 406, ha organizzato per giovedì 17 aprile alle ore 18 l'Aperitivo Rossonero. Il ricavato, detratte le spese del locale, sarà devoluto alla piattaforma GoFundMe per l'iniziativa a sostegno della Lucchese


lunedì, 14 aprile 2025, 08:47

Stasera la nuova puntata di Corner Corto

Torna stasera l'appuntamento sul profilo Facebook, a partire dalle ore 19.05: sarà l'occasione per parlare della bella vittoria con la Vis Pesaro che rilancia le speranze di salvezza sul campo e naturalmente degli sviluppi societari con l'istanza di fallimento presentata dal sindaco revisore Varetti e la vergognosa paralisi societaria