Galleria Rossonera
lunedì, 1 luglio 2024, 17:11
di gianluca andreuccetti
l sacrifici pagano. Sempre. Lo sa bene Matteo Nolè. Lui, come molti altri giocatori, è partito dal basso. Dopo l'esperienza a Borgo a Buggiano, per lui nel 2013 arriva la chiamata della Lucchese. Quell'anno, riesce a ritagliarsi un ruolo da protagonista nella formazione di Pagliuca, vincendo il campionato di Serie D. A Correggio. Chi dimentica quell'impresa. Dal 2014 al 2018, veste i colori rossoneri in Serie C, offrendo delle prestazioni da leader e di alto livello. Dopo una parentesi nel Ghivizzano, nel 2019 torna alla Lucchese, riportandola ancora una volta tra i professionisti. Nolè ha rilasciato un'intervista ai nostri microfoni: con lui abbiamo parlato dei suoi ricordi e di tanto altro. Ecco le sue parole.
Che ricordi ha della Lucchese?
"A Lucca ho passato sei anni della mia carriera, in cui mi sono tolto tante soddisfazioni: i due campionati di Serie D vinti e i quarti di finale dei playoff disputati contro il Parma. Lucca merita altri palcoscenici".
La gara più importante della sua avventura in rossonero è stata quella contro la Correggese: che ricordi ha di quel giorno?
"Il 4 maggio 2014 è una giornata storica. Alla vigilia non era immaginabile una partita del genere. In quella stagione ci fu un vero e proprio testa a testa contro la Correggese. L'apice lo raggiungemmo nell'ultima gara di campionato contro gli emiliani quando, in rimonta, riuscimmo ad ottenere la promozione in Serie C".
Prima ha citato giustamente i quarti di finale dei playoff 2016-17 contro il Parma: quale fu il segreto di quella stagione?
"Sicuramente il gruppo. Le difficoltà a livello societario di certo non ci aiutarono. Se a questo aggiungiamo la perdita nel mercato di gennaio di qualche giocatore importante... Nonostante tutto, quell'anno riuscimmo ad arrivare fino alla sfida contro il Parma. Incontrare i ducali non fu il massimo e batterli era utopia".
Un allenatore al quale è particolarmente grato?
"Beh, alla Lucchese ne ho avuti tanti. Oltre a Pagliuca, mi sono trovato bene anche con Baldini, Lopez e Galderisi. Non vorrei dimenticarmi di Monaco: con lui in panchina, nella stagione 2019-20, riuscimmo a vincere il campionato di Serie D".
Che allenatore è Pagliuca? Quest'anno ha ottenuto la promozione in Serie B con la Juve Stabia...
"Lui e la sua squadra hanno fatto un'annata straordinaria. É un allenatore preparato, che vive di calcio ventiquattro ore su ventiquattro. Nella sua carriera da allenatore, ha fatto la gavetta, partendo da Cecina e allenando anche la Lucchese. Gli auguro di proseguire questa scalata".
Un giudizio sulla stagione appena trascorsa dalla Lucchese?
"Il recupero disputato nel girone d'andata contro la Spal ha interrotto il buon cammino iniziale della Pantera. Un'annata discontinua in cui è stato raggiunto l'obiettivo minimo, ovvero il mantenimento della categoria. I presupposti per fare meglio ci sono".
Un giocatore che l'ha stupita?
"Gucher è un calciatore di lusso per la categoria. Un altro che mi ha fatto una bella impressione è Tiritiello. Anche Rizzo Pinna ha fatto bene. Russo, mio ex compagno di squadra proprio alla Lucchese, è un altro buon giocatore. A proposito di vecchie conoscenze, sono felice anche per il rinnovo di Coletta. Un bel tassello in vista del futuro".
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