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Meucci, tifoso per tradizione: "I tre fallimenti in undici anni hanno disinnamorato la gente”

mercoledì, 27 novembre 2019, 14:42

di diego checchi

Paolo Meucci tifoso storico della Lucchese che viene allo stadio dal 1970, parla del momento che stanno attraversando i rossoneri ma ricorda anche gli anni più belli che ha vissuto la Lucchese: “Allo stadio mi ha portato mio padre sin da bambino. Ricordo quando la curva era formata da soltanto tre scalini ma allo stadio c‘erano anche 8000 persone, cosa che adesso no succede più. Ricordo i derby con il Viareggio, con la Massese e con la Carrarese dove c’era veramente una bolgia. Adesso è cambiato tutto e i tre fallimenti in undici anni hanno disinnamorato la gente”.

Ma ci sono state anche le promozioni dalla C2 alla C1 e dalla B.

“Anni splendidi, non dimenticherò mai quella di Civitavecchia e il campionato con Corrado Orricco, colui che ha cambiato il calcio in Italia assieme ad Arrigo Sacchi. Il Nostro allenatore è stato il precursore di un nuovo calcio in Italia, infatti si è passati dal giocare a uomo a giocare a zona”.

Tornando ai tempi recenti, cosa pensa del fallimento dello scorso anno?

“Penso sia stata un’annata molto travagliata dove qualcuno ha colpe importanti. I ragazzi hanno fatto questa impresa anche grazie all’aiuto del pubblico e la salvezza di Bisceglie è come aver vinto un campionato. Come gioia la paragono a una promozione in Serie B".

Ci credeva alla ripartenza del calcio a Lucca?

“Per un pò ho temuto il peggio, non lo nascondo. Quindi bisogna essere grati a tutti gli sponsor che hanno dato una mano e a questa dirigenza che ha creduto nella nuova rinascita. Se non c’erano loro chissà adesso dove saremmo stati”.

Domenica prossima ci sarà la trasferta di Caronno.

“È una sfida importantissima ma non decisiva. Venir via con un risultato positivo darebbe ancora più spinta alla squadra che domenica scorsa ha fatto una grande vittoria. Sono anche dell’avviso che questo doveva essere un campionato di transizione come era stato detto all’inizio, ma visto che possiamo giocarcela fino in fondo, proviamoci. Invito tutti a venire a Caronno. È giusto che il tifoso rossonero si inizi a mobilitare e non solo quelli che vengono sempre allo stadio. Ci vuole uno stadio con molta più gente che spinga sempre più questa squadra. È chiaro che il fatto che ci siano le gare alla televisione, non invoglia le persone a venire a vedere le gare soprattutto in Serie D. Però il vero tifoso deve andare oltre queste cose”.

A proposito, cosa si aspetta dal mercato?

“Qualche intervento in avanti. I dirigenti hanno detto che interverranno con un giocatore esperto che viene dalla Serie C e con un giovane attaccante. In tutti gli altri reparti siamo completi”.

 

 

 



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