Detto tra noi
lunedì, 8 dicembre 2025, 09:32
di fabrizio vincenti
Ci avviciniamo a grandi passi alla fine del girone di andata di un campionato che ognuno di noi avrebbe fatto volentieri a meno di dover riaffrontare. La storia, però, è questa. E ormai, in attesa dei possibili sviluppi della vicenda che ha portato al quarto fallimento, sviluppi che comunque non leniranno le sofferenze dei tifosi rossoneri, con questa realtà dobbiamo fare i conti. Una realtà, lo abbiamo visto anche nelle ultime gare, fatta di impianti inadeguati a ospitare squadre con il seguito della Lucchese, di arbitri spesso approssimativi (ma guardando alla massima serie non c'è da stupirsi...), di divieti assurdi considerando la rilevanza per l'ordine pubblico di certe gare. Non piace per nulla, ma questo è.
Non si sono però solo aspetti discutibili in questi primi mesi del nuovo campionato. C'è, prima di tutto, la sensazione ogni giorno più chiara, che la Lucchese ha allestito un organico solido, in grado di competere per la vittoria finale. Se arriverà, presto per dirlo, ma i rossoneri sono lì e dopo una lunga rincorsa sono riusciti a portarsi in testa e hanno raggiunto la finale regionale di Coppa Italia. Va detto con chiarezza per chi preferisce non venire allo stadio: la squadra diverte, mostra una ferocia e determinazione ammirevoli (oltre a qualità tecniche), è allenata da un signore che mastica calcio da una vita e sa anche come muoversi fuori dal campo. Gli ingredienti per andare allo stadio, a meno che uno non abbia il palato talmente fino da gustarsi solo il calcio di alto livello (che molto spesso è di una noia assoluta), ci sono tutti.
C'è poi la questione societaria. E qui va riconosciuto il merito alla nuova proprietà di essersi mossa con intelligenza e buon senso. In soli quattro mesi hanno ricreato le condizioni per aprire un nuovo ciclo, iniziato a investire sul settore giovanile anche grazie alla scelta di mister Morgia; hanno inserito in prima squadra giocatori del territorio per rafforzare il legame; stanno provando ad avvicinare e riavvicinare la tifoseria; hanno rinforzato, senza fregole e senza tanti annunci, la squadra laddove mostrava carenze con innesti di indubbia qualità. Anche nella vicenda imbarazzante del blocco delle trasferte dei tifosi, la società è stata presente, si è attivata e non si è nascosta dietro paure e meschini opportunismi, come molto spesso per quieto vivere fanno o hanno fatto altri. La macchina, in generale, ha ripreso a funzionare.
C'è ancora tanto, tantissimo, da fare, a cominciare ovviamente dall'indiscutibile necessità di abbandonare la categoria più alla svelta possibile. Ma non solo. C'è da programmare il futuro, da definire gli investimenti, da far crescere il settore giovanile, da lavorare alla questione stadio e centro sportivo come il patron Brunori pare essere intenzionato a fare, perché Lucca non ha bisogno di impianti faraonici ma sicuramente, proprio pensando in prospettiva, servono interventi, a cominciare da quello alle torri faro il cui avvio è stato rinviato proprio per scelta della proprietà che è intenzionata a breve a presentare una ipotesi (snella) di recupero dello stadio. Stesso discorso per il centro sportivo che per certi versi è imprescindibile in una logica di rilancio del calcio a Lucca. Tanta carne al fuoco, ma la sensazione (e incrociamo le dita) che la direzione sia giusta.
venerdì, 14 novembre 2025, 09:40
“Sarà fondamentale trovare un punto di equilibrio tra la necessità di garantire la sicurezza e il dovere di permettere ai tifosi di assistere alla partita. Non lo facciamo solo perché si tratta dell’Avellino: lo avremmo fatto per qualsiasi altra squadra in una situazione simile.
giovedì, 16 ottobre 2025, 13:00
Siamo tra coloro che hanno ritenuto giusto evitare la trasferta dei tifosi rossoneri a Viareggio, nonostante in materia di divieti sia noto come la pensiamo, ovvero che la politica delle trasferte vietata è troppo spesso una dimostrazione di impotenza degli apparati dello Stato, esibita, a maggior ragione nei confronti, e...
lunedì, 29 settembre 2025, 12:09
Di queste prime uscite dei rossoneri tra campionato e coppa non ci rimangono tanto i risultati, indubbiamente per il momento confortanti, né alcune carenze che si sono palesate e su cui ci sarà modo di tornare.
mercoledì, 10 settembre 2025, 08:44
Abbiamo salutato con favore la scelta della società di lasciare aperti tutti e tre i settori dello stadio, nonostante la ripartenza dall'Eccellenza non sia destinata certo a regalare i pienoni. Ci è sembrato un modo, in una città mai contenta di nulla, di evitare polemiche, che del resto erano già...