Detto tra noi
lunedì, 22 dicembre 2025, 11:03
di fabrizio vincenti
Non in molti pensavano, credevano, speravano di vedere la Lucchese in testa al campionato a metà stagione. L'ennesima ripartenza dalle macerie e le molte incognite che gravavano (compresi i pronostici di alcuni presunti esperti) non lasciavano grandi aspettative. Eppure, la squadra di mister Pirozzi, domenica dopo domenica, sia pure con qualche pari di troppo, è riuscita, in virtù di una buona solidità difensiva e di un atteggiamento il più delle volte aggressivo e autorevole, a scalare posizioni sino a issarsi in testa.
Nelle ultime settimane, diciamo da dicembre in poi, la formazione rossonera ha rallentato la marcia e non a caso si sono rifatti sotto le inseguitrici, a cominciare dalla Zenith Prato che ora appaia la Lucchese in testa e che sarà di scena al Porta Elisa a inizio gennaio. La corsa è totalmente aperta, con il terzo incomodo Viareggio che sta risalendo. Difficile fare previsioni, anche perché la squadra ha perso smalto nelle ultime settimane, forse a causa degli impegni di Coppa (obiettivamente buttata via contro una squadra alla portata) sia per i tanti malanni di stagione (di cui non vi possiamo dare conto perché non vengono comunicati dalla società), sia probabilmente per un generale calo di forma, saremmo tentati di dire più mentale che fisica, visto che anche a Fucecchio la reazione nella parte finale c'è stata e se la condizione fisica non fosse stata delle migliori, difficilmente una gara del genere sarebbe stata raddrizzata.
Servirà recuperare energie e convinzioni. Forse serviranno ancora qualche ritocco, sicuramente servirà chiarire cosa sta succedendo. Perché il silenzio stampa, che la società si affretta a non definire come tale, ma che lo è nella sostanza, segnala qualche problema interno. Di cosa si tratti, non è dato sapere: quello che è certo è che è scattato al termine del pari con il Perignano, dove evidentemente la società contava di vincere per allungare in classifica. La giustificazione data, ovvero che era per trovare maggiore concentrazione in vista di un mese di dicembre intenso, non ha convinto. E soprattutto, se così fosse, si è dimostrata inutile se non controproducente. Da allora, la Lucchese ha centrato una vittoria striminzita con il Cecina, perso la finale di Coppa, pareggiato rocambolescamente a Fucecchio.
Generalmente, i silenzi prendono corpo quando la squadra va male, quando ci sono attriti con la stampa e/o la tifoseria. Appare evidente che nessuna di queste condizioni corrisponde all'attuale situazione. Dunque le motivazioni, che evidentemente ci devono essere, vanno ricercate altrove. La sensazione (e qualcosa di più) è che ci sia qualche tensione interna, e ci auguriamo che venga sciolta prima possibile, dall'unica persona in grado di farlo, ovvero dal patron Brunori. Con il giusto clima, questa squadra può giocarsi le sue carte sino in fondo. Per il momento, godiamoci il primo posto, sia pure in coabitazione, e una squadra che ci pare stia dando tutto. Inutile rimpiangere il fatto che poteva essere in solitudine.
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