Detto tra noi

Dopo Pisa e Livorno, perché non Spezia?

sabato, 21 dicembre 2024, 00:30

di fabrizio vincenti

Per coloro che non hanno avuto la ventura di vedere un servizio trasmesso da Noitv, può essere utile sapere che la Lucchese ha regolarmente tenuto la propria cena di Natale con giocatori, tecnici, dirigenti, amministratori e codazzi vari. In effetti, si può stentare a crederlo, visto la notizia non è stata data: nessuna comunicazione, nessuna traccia, al momento a cui scriviamo, nemmeno sui social rossoneri. Di solito, in queste circostanze, che assumono in qualche modo anche le vesti di una promozione, non ci si perita di dare ragguagli, pubblicare foto, eccetera, eccetera. 

Il motivo per cui è stato tenuto tutto molto riservato, ci è ignoto. Non ci è ignoto invece il posto scelto, la location, come la chiamano chi non ha un buon rapporto con la lingua italiana

: si tratta del Grand Hotel Palazzo di Livorno, uno dei tanti e bellissimi alberghi di proprietà del Gruppo Bulgarella. Lo scorso anno, forse qualcuno lo ricorderà sorridendo, la scelta cadde invece su un altro dei bellissimi alberghi di proprietà del Gruppo Bulgarella, in quel caso a Pisa. E, in quel caso, almeno, fu comunicato l'evento, omettendo, sicuramente senza malizia, che si teneva proprio a Pisa. Quest'anno, invece, omissione praticamente completa nonostante la presenza delle telecamere, quasi una cena per iniziati, senza nessuna comunicazione all'esterno, nemmeno fosse una riunione di una loggia.

Per qualche lettore, ce ne sono anche qui, affetto da deficit mnemonico precisiamo che non avevamo nessuna smania di essere invitati, tantomeno di essere presenti, visto che decliniamo da anni situazioni analoghe e riteniamo quegli appuntamenti solo delle grandissime rotture di palle che scansiamo al pari dei buffet e delle celebrazioni ufficiali a cui siamo altrettanto allergici, ma non possiamo non ricordare che solo pochi giorni addietro, il neo direttore generale Conte aveva esordito in conferenza stampa parlando, non solo di voler riportare il brand della Lucchese ai fasti di un tempo, ma anche di voler "costruire un legame solido tra la Lucchese e la città, la stampa. Finché io e il Gruppo Bulgarella saremmo qui, non mancherà di certo l'impegno a portare avanti questo progetto soprattutto da un punto di vista economico".  

Ci chiediamo come si possa parlare di legame con la città quando, in due anni di gestione, due volte la festa degli auguri della squadra viene tenuta a chilometri di distanza, peraltro in città con le quali le divisioni campanilistiche sono storiche. Evidentemente, per Conte e Lo Faso, sono dettagli. Come un dettaglio è stata a suo tempo l'idea di concepire il centro rossonero e il relativo convitto a San Giuliano Terme. Un'altro evidente segno di attenzione verso il territorio (altrui). Meglio, anche per Natale, organizzare il tutto in uno degli alberghi di proprietà, nemmeno non vi fossero alberghi e/o ristoranti adeguati al caso dalle parti nostre. Meglio, insomma, il tepore di un ampio salone del gruppo con cuochi fidati all'ipotesi di generare attenzioni e simpatie (le cene si pagano con ricadute sul territorio) verso ristoratori locali. Ecco: ci sfugge come Conte e Lo Faso pensino di costruire il famoso "legame solido".  Senza dimenticare che queste circostanze dovrebbero essere concepite come una occasione per avvicinare i tifosi, peraltro sempre più distanti. E a ben vedere.

Concetti che gente che mastica meno le parole brand, location e via dicendo conosce molto bene: anche le società dilettantistiche comunicano con orgoglio la loro cena degli auguri, mentre le più grandi sulla cena costruiscono un vero e proprio evento identitario verso il club e i suoi tifosi. Alla Lucchese, invece, no. Francamente siamo tra quelli che non credono che questa società sarà alla testa della Lucchese nel prossimo campionato, ma, a questo punto, leggendo che i bellissimi locali dell'ex Colonia Olivetti di Marinella a Sarzana sono finalmente pronti per inaugurare il resort del Gruppo Bulgarella nella primavera prossima, suggeriamo, qualora il gruppo fosse ancora alla testa della società rossonera, di optare per una cena degli auguri di Natale a Spezia. Sempre nell'ottica di "costruire un legame tra la Lucchese e la città". Del resto, non c'è due senza tre. 



Altri articoli in Detto tra noi


venerdì, 29 novembre 2024, 08:42

Un senso

Da tempo sottolineavamo l'impossibilità per una società delle dimensioni della Lucchese di continuare a lavorare senza un riferimento costante a livello dirigenziale che si occupasse dei tanti, e spesso non semplici, aspetti che ruotano intorno a una società calcistica.


venerdì, 22 novembre 2024, 11:02

Se ne vanno come sono arrivati, ovvero in modo pessimo

Sembra proprio che stiano scorrendo i titolo di coda per l'avventura del Gruppo Bulgarella a Lucca. Tante promesse, qualche perentorio proclama, l'assicurazione di una gestione di medio-lungo periodo che si sono andati a infrangere, prima di tutto ma non solo, sugli scogli della vicenda personale del presidente Bulgarella, al quale...



mercoledì, 13 novembre 2024, 08:28

Si va verso l'autoesonero

Il tunnel in cui si è messo il campionato dei rossoneri sembra, almeno per una parte dei tifosi, essere una storia a sé. Quasi che tutto il resto del mondo Lucchese funzioni al meglio. Eppure sono ben poco le cose che stanno funzionando intorno al mondo rossonero.


lunedì, 28 ottobre 2024, 00:06

Dirigenti cercansi

Il ko subìto contro il Pescara non deve stupire: tra la Lucchese e la squadra adriatica ci sono almeno due categorie di differenza, almeno in questo momento. Che poi i rossoneri abbiano fatto il possibile per agevolare la bella formazione messa in campo da Baldini, è un altro discorso.