Detto tra noi
domenica, 10 aprile 2022, 09:31
di fabrizio vincenti
Non c'è niente di scontato nella vita e nel calcio, la scorsa stagione lo ha ricordato ancora una volta dolorosamente ai tifosi rossoneri che tutto si aspettavano meno che un campionato disastroso, imbarazzante, a tratti umiliante come quello che ha sancito la retrocessione sul campo, poi evitata con il ripescaggio. Ecco perché la salvezza matematica raggiunta nel turno di campionato che ha vinto i rossoneri sconfitti a Carrara, non può passare come ovvia. Mettersi alle spalle un disastro come quello dello scorso anno, trovando energie (non solo economiche) per ripartire va riconosciuto come un merito a tutti coloro che sono in società. A partire da Daniele Deoma: il diesse uscito letteralmente a pezzi dallo scorso torneo, riscattarsi non era semplice e soprattutto non era semplice sbagliare meno possibile gli acquisti. A conti fatti, Deoma ha portato buoni giocatori a Lucca, alcuni dei quali (purtroppo) saranno al centro del mercato senza peraltro avere un contatto pluriennale con la Lucchese. Segno che le scelte sono state comunque oculate, le scommesse riuscite, oltretutto con una squadra che è tra le più giovani del torneo. Merito a Deoma, come agli altri dirigenti rossoneri che, punti nel vivo, dopo la debacle, hanno saputo trovare la forza di rispondere con i fatti e hanno messo l'anima per fare bene.
Merito anche al tecnico Guido Pagliuca (e al suo staff) che, sia pure con i suoi eccessi sanguigni ha comunque portato bel gioco come da anni non si vedeva a Lucca (verrebbe da dire dall'ultima stagione in cui vinse il campionato a Correggio) e risultati. Certo, la squadra ha sempre dato la sensazione di aver raccolto meno di quanto ha seminato, ma, come detto, va tenuto presente anche la giovane età che finisce spesso per produrre andamenti altalenanti e che paga la mancanza di esperienza in alcuni momenti topici della partite. Ciononostante, la Lucchese ha giocato a pallone. E sono poche le squadre che lo fanno, anche pur avendo molti punti in più in classifica.
Merito, ovviamente, anche dei giocatori, alcuni dei quali abbiamo il convincimento sono destinati a categorie superiori. La Lucchese, bene non dimenticarlo, ha sostituito uno che per molti era insostituibile senza quasi accusare il colpo, segno che chi è arrivato è di pari livello; e che ha giocato praticamente mezzo torneo senza gli attaccanti titolari. Tutti, però, a loro modo, hanno dato il massimo. Anche questo, segno di una ritrovata determinazione e armonia.
Merito, infine, dei tifosi: anche quest'anno bistrattati senza colpa, eppure sempre al fianco della squadra, sempre pronti a spremere le corde vocali per fare sentire ai rossoneri che non erano soli. In casa e per certi versi ancora di più in trasferta. Si saranno pure assottigliati i tifosi rossoneri dopo gli ultimi disastri, ma a passione non sono secondi a nessuno. A nessuno, lo ripetiamo.
Ora, nell'immediato, c'è la possibilità play off che la società, a scanso di qualche discorso che come al solito gira in città, vuole centrare. Per molte ragioni, non ultime quella di prestigio e di bilancio per valorizzare ulteriormente i giocatori. Poi sarà il momento di dare un futuro alla compagine societari: le voci continuano a circolare, si parla di trattative, che per ora non trovano forma. Quello che è certo è che la Lucchese deve trovare il modo di rinforzarsi: confidiamo che verrà trovato. E' nell'interesse di tutti.
martedì, 10 giugno 2025, 15:47
La delusione, la rabbia, il senso di frustrazione che ha pervaso un po' tutti, noi compresi, per l'epilogo ancora una volta disastroso da un punto di vista societario della Lucchese, non può non portare a una riflessione approfondita.
mercoledì, 28 maggio 2025, 18:31
Non siamo inguaribili ottimisti, anzi, ma il triste epilogo, l'ennesimo, del calcio rossonero ci ha comunque dato un misero conforto. La quasi matematica certezza che con il gruppo Affida non saremmo andati da nessuna parte. Se qualcuno aveva dubbi, crediamo se li possa essere tolti leggendo un comunicato stampa del...
domenica, 18 maggio 2025, 19:23
L'atmosfera che non si respirava da anni in città. Il maxischermo mai collocato in precedenza da una amministrazione comunale. La paura che si respirava dopo la sconfitta di Sestri. Le code al botteghino. La commozione di mister Gorgone prima dell'ultima rifinitura, dopo il confronto con la squadra.
lunedì, 28 aprile 2025, 07:51
La storia della Lucchese è fatto soprattutto di delusione, dolori, mancate promesse, rimpianti. Inutile negarlo. Se si eccettuano due periodi d'oro (prima e post Seconda guerra e l'era Maestrelli) questa piazza è andata incontro a rovesci e tanta mediocrità.