Porta Elisa News

Nuovo Porta Elisa: così com'è, non va

lunedì, 22 aprile 2024, 14:32

Tredici mesi, quelli intercorsi tra il via libera della Conferenza dei servizi preliminare (nel marzo del 2022) e il deposito del progetto definitivo del nuovo Porta Elisa (nel giugno del 2023) non sono bastati per recepire le numerose prescrizioni che la Conferenza stessa aveva posto al Raggruppamento temporaneo di imprese (Aurora Immobiliare, Lucchese 1905 e Consorzio Santa Rita): ecco l'esito dell'esame compiuto dagli uffici comunali e dalle società consulenti del Comune alla corposa documentazione depositata non senza qualche polemica (come forse qualcuno di voi ricorderà la Lucchese in un primo momento si era sfilata).

La società rossonera ha dato il suo via libera, dopo alcuni solleciti del Comune, solo nel gennaio scorso e a quel punto gli uffici hanno iniziato a esaminare gli incartamenti. Il risultato è una larga parte delle prescrizioni sia tecniche sia economico-finanziarire (verificate dalla società Iniziativa Cube che ha già aveva visionato il progetto preliminare). Da un conto a spanne, quasi l'80 per cento non hanno trovato risposta: solo per rimanere al campo economico finanziario, su 11 soltanto 2 sono state soddisfatte. Non cambia il quadro se ci si sposta agli aspetti tecnici tra i quali merita una menzione il piano parcheggi che secondo i progettisti prevedeva a servizio  (con incasso a beneficio della Lucchese) praticamente tutti gli spazio esterni della città nel giorno della partita. Un ipotesi che era già stata dichiarata ovviamente insostenibile a suo tempo, ma che non è stata modificata nel progetto definitivo. Tante, troppe cose che non tornano, almeno per la documentazione presentata, anche la percentuale del capitale proprio dei proponenti non raggiungerebbe le percentuali richieste con un sovraindebitamento bancario. Quale l'eventuale riflesso? Nel caso di inadempienze, il diritto d'uso passerebbe agli istituti bancari. 

"La Conferenza dei servizi decisoria – hanno spiegato il sindaco Mario Pardini e l'assessore allo Sport Fabio Barsanti, accompagnati dal dirigente comunale Antonella Giannini – non potrà essere convocata con questo esito dell'istruttoria. Gli uffici hanno riscontrato la mancata ricezione di tante prescrizioni che erano alla base del riconoscimento del pubblico interesse con il quale nell'aprile del 2022 l'allora consiglio comunale aveva dato il suo via libera". In pratica, il via libera del Comune era vincolato al rispetto delle prescrizioni che la Conferenza dei servizi (in cui sono dentro tutti gli enti coinvolti, dalla Questura al Genio Civile, dai Vigili del Fuoco allo stesso Comune) aveva imposto. 

E ora? Ora i progettisti e il Raggruppamento temporaneo di impresa hanno  per legge 10 giorni di tempo per le controdeduzioni, un tempo che il che il Comune può rendere più ampio ma non certo sino a portarlo a mesi e mesi. Anche perché, nel caso in cui il progetto si areni, serve un piano B. "Abbiamo già messo testa anche a soluzioni alternative – hanno aggiunto Pardini e Barsanti – che vadano oltre l'agibilità temporanea che per la prossima stagione ci sarà visti i lavori che il Comune sta definendo per le torri faro e l'impianto di videosorveglianza. Se questo progetto si interromperà, lavoreremo a un riammodernamento a tappe del Porta Elisa, di concerto con la società rossonera. Lo stadio è della città e va tutelato, come va tutelata la società che lo gestisce".




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