Porta Elisa News
lunedì, 18 dicembre 2017, 10:53
di diego checchi
La faccia di Antonio Obbedio ds rossonero alla trasmissione “C piace” in onda su Sportitalia e condotta da Jolanda De Rienza e Luca Cilli, era tutta un programma. E’ stato inevitabile che durante la trasmissione si sia parlato di quello che sta succedendo all’interno della società rossonera e Obbedio alla domanda se avesse saputo qualcosa prima che tutto ciò accadesse ha sottolineato: “Sono venuto a conoscenza a cose fatte, e mi è stato riferito che Moriconi ha firmato un accordo preliminare per la cessione della società all’avv. Michele Cioni, per il resto non so cosa dire”.
La trasmissione è proseguita facendo capire che dietro a Cioni c’era Pietro Belardelli e parlandone in termini non lusinghieri e soprattutto facendo vedere il suo comportamento nelle sue esperienze calcistiche precedenti. Obbedio poi ha parlato della squadra riferendosi alla sconfitta contro la compagine di Pea: “Onestamente la formazione di casa ha meritato la vittoria, perché soprattutto nel primo tempo ha giocato meglio di noi. Nella ripresa invece siamo scesi in campo con un altro piglio per i primi venticinque minuti e poi siamo di nuovo calati. Questa sconfitta ci può stare perché la squadra ha giocato sottotono”.
Le vicende societarie possono avere influito?
“Questo non deve essere un alibi, anche se in questi tre giorni Lopez ha fatto più lo psicologo che l’allenatore. Se devo dare una scusante ai ragazzi dico che i nostri tormenti partono dall’anno scorso, quando la Lucchese ha rischiato di fallire e soprattutto lo zoccolo duro presente in questa squadra ha vissuto tutte le vicissitudini. Grazie all’intervento dei soci lucchesi che sono stati veramente encomiabili a fare quello che hanno fatto e a salvare la Lucchese dal fallimento, grazie ad un grande lavoro di sfoltimento che abbiamo fatto durante il mercato di gennaio (cedendo anche i pezzi migliori) le cose sono andate per il verso giusto e addirittura siamo arrivati ai quarti di finale dei play off contro il Parma. I crociati stanno primeggiando in serie B e per noi questo è stato un ottimo risultato, grazie anche al grande lavoro di un allenatore come Lopez, del suo staff tecnico e di giocatori che hanno una moralità straordinaria”.
E’ vero che avete il budget più basso della Lega Pro?
“Diciamo uno dei più bassi. Abbiamo quattordici giocatori al minimo di stipendio e vi dico di più: anche il gruppo storico ha rinunciato a qualcosa pur di rimanere alla Lucchese nonostante un campionato come quello dell’anno scorso. Di solito succede il contrario, perché quando un giocatore fa bene è logico che il suo contratto venga ritoccato verso l’alto, invece qui a Lucca non è stato così, solo perché tutti sono attaccati alla maglia e perché questi giocatori hanno sempre creduto alle parole dei soci”.
Le dispiacerebbe non proseguire il suo lavoro a Lucca?
“Assolutamente si, perché stavamo costruendo qualcosa d’importante e a gennaio, durante il mercato, c’erano delle situazioni interessanti per poter vendere a ottimi prezzi un paio di nostri giocatori, sistemando ancora di più il bilancio. Inoltre sono attaccato molto a questa città e a questi colori avendo giocato con la maglia rossonera anche da quando ero calciatore”.
Ha parlato oppure no con la nuova società che dovrebbe entrare?
“No, non sono stato interpellato”.
Dica la verità, ma lavorerebbe oppure no con Belardelli?
“Questa è una domanda molto difficile, ma per quello che abbiamo fatto e soprattutto per come sono fatto io, dovrei fare delle riflessioni molto attente. Spero ancora che i soci lucchesi facciano la scelta giusta e possano proseguire con questo progetto”.
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