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giovedì, 24 marzo 2022, 18:40
Le persone che durante il lockdown hanno scelto di non cedere all'ozio e di continuare ad allenarsi online, a casa, sono state tantissime. Durante la chiusura dettata dall'emergenza pandemica tutte le strutture sportive, le palestre e i trainer si sono organizzati per tenere le lezioni online. Oggi, per tanti sportivi, queste sono diventate un’abitudine: applicazioni ad hoc, workout personalizzati e tanto altro sono stati e restano una soluzione, che risponde alle nuove esigenze di coloro che cercano flessibilità per potersi allenare, conciliando anche lavoro e impegni personali. Il fitness a distanza, giunto dagli Usa, ha dunque trovato terreno fecondo durante la pandemia, e la sua avanzata non sembra destinata ad arrestarsi.
Un mestiere sempre più redditizio: come diventare personal trainer
Proprio in virtù del fatto che i tempi, così come le esigenze delle persone, stanno cambiando, quella del personal trainer sta diventando una professione sempre più gettonata, soprattutto nelle grandi città. Anche perché si tratta di un mestiere molto redditizio: una sessione di un'ora costa intorno ai 30-40€, ma può arrivare fino ai 60-80€: il costo dipende dall'esperienza del trainer, dalle sue capacità e dai risultati conseguiti con i clienti. In ogni caso, nei primi tre anni di attività un trainer può assicurarsi un guadagno di almeno 1.300€ al mese.
Questo esperto della forma fisica si occupa di programmare esercizi personalizzati, unitamente alla cura dell'alimentazione e dello stile di vita. Per diventarlo, occorre acquisire delle competenze specifiche: bisogna conoscere a fondo il mondo del fitness e delle discipline sportive, essere in grado di elaborare programmi di allenamento specifici ed efficaci, possedere competenze nel campo della salute e della corretta alimentazione.
Per acquisire tutte queste conoscenze è necessario studiare e formarsi, seguendo un percorso formativo specifico. Una valida opzione è un corso di laurea in Scienze Motorie, che può essere frequentato anche online. Alcune guide approfondite aiutano a orientarsi nella scelta dell’ateneo telematico migliore per questa facoltà, illustrano tutti gli sbocchi lavorativi disponibili e i costi dei corsi.
La laurea in Scienze Motorie è triennale, e permette di acquisire tutte le competenze necessarie per diventare un professionista dell’attività motoria. In alternativa, si può frequentare un corso professionalizzante teorico e pratico o un master accreditato: a prescindere da ciò, per qualche tempo serve avere disposizione al sacrificio e alla gavetta.
Quali altre professioni si possono svolgere con la laurea in Scienze Motorie?
Ma oltre al personal trainer la laurea in Scienze Motorie offre una serie di sbocchi professionali estremamente interessanti, che sono:
il direttore tecnico delle organizzazioni sportive, che richiede la specializzazione in materie sportive ed è colui che dirige organizzazioni o associazioni professionali o dilettantistiche;
l'insegnante di educazione fisica è un lavoro che troverà sempre applicazione, e per diventarlo occorre prendere una laurea in scienze motorie e poi fare il concorso per essere abilitati all'insegnamento in scuole e università;
l'allenatore e il tecnico sportivo, a livello agonistico e non, è una figura professionale dedicata a sostenere gli altri, per guidarli verso un preciso futuro professionale. Si tratta di un vero e proprio mentore;
il preparatore fisico e atletico per persone con disabilità è una figura molto richiesta e ben pagata. Il suo compito è quello di aiutare soggetti con varie problematiche fisiche;
il manager del settore sport è la professione ideale per gli amanti di numeri, marketing e allenamento fisico. Opera in ulteriori attività nel medesimo campo.
L'emergenza pandemica ha costretto le persone ad adeguarsi alle nuove esigenze dei consumatori: il primo settore ad averlo scoperto è stato quello della ristorazione, che si è dovuto affidare all'asporto, il secondo, quello delle lezioni e della formazione a distanza, a cui è seguito lo smart working. Ora anche il settore del fitness sembra aver intrapreso la sua corsa verso l'era digitale.
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