Detto tra noi

Una modesta proposta per il presidente Ghirelli: partite alle 6 antelucane, come tra Filini e Fantozzi

mercoledì, 21 settembre 2022, 18:43

di fabrizio vincenti

Diciamo la verità: quando abbiamo letto la notizia, in un primo momento, ci è sembrata talmente paradossale da non potere risultare vera. Quasi come se, in mezzo a una strada urbana, ci si trovasse di fronte a un ippopotamo. La prima reazione è di pensare che si stia sognando, che il cibo della sera prima continui a produrre effetti, che un colpo ci stia per prendere. Poi, sfregandosi gli occhi, cerchiamo conferma. Che in questo caso è arrivata alla seconda e più puntuale lettura: il presidente della Lega Pro Ghirelli ha pubblicamente dichiarato che d'inverno è tutt'altro che da escludere che alcuni gare si giochino in tarda mattina. "Quanto al campionato – ha pontificato il numero uno della Lega Pro – c’è la grande distanza di ascolti e di pubblico tra playoff e regular season: ci ragioneremo. Intanto è probabile che si possa arrivare a giocare in tarda mattinata durante il periodo invernale".

Dunque, il Comandante della nave, dopo aver permesso per anni lo svolgimento (anche in questo campionato) di partite in orari da dubitare della sanità mentale di chi sceglieva l'ora del fischio d'inizio, fulminato sulla strada di Damasco, si è forse ravveduto. E propone una vera e propria controrivoluzione. Dopo che giocatori, addetti ai lavori e tifosi sono finiti in ghiacciaie letteralmente deserte o quasi per anni, ecco la contromossa: partite in tarda mattina.  Quasi un contrappasso di quanto visto finora, naturalmente continuando a rinunciare, almeno in buona parte, agli orari più "normali", ovvero quelli del primo pomeriggio dei giorni di festa. Sarebbe stato troppo semplice. E del resto, potrebbe essere obiettato, ci sono i diritti delle tv. Certo, come no. Sarebbe interessante sapere innanzitutto a quanto ammontino questi diritti che finiscono nelle tasche dei club. Non più tardi di qualche giorno fa, il dirigente rossonero Bruno Russo ha confermato, pur non entrando nel dettaglio, che non si tratta certo di cifre rilevanti e che le spese, molto spesso, finiscono per essere superiori agli introiti piazzando il fischio di inizio a orari disagiati. Senza considerare che sarebbe interessante, avendone tempo e voglia, vedere il numero di persone che seguono in diretta partite dal, permettetecelo, discutibile fascino e interesse. Se è una strategia per lanciare la terza serie, permetteteci di avanzare qualche dubbio.

Come dubbi avanziamo sulle lamentazioni che il calcio, non solo di C, ha portato avanti per i rincari energetici a livelli di follia e per i quali si possono ringraziare prima di tutto le scelte del governo italiano, il suo posizionamento nel panorama internazionale e l'incapacità di dare risposte. Da una parte, stracciamento delle vesti, stridore di denti e pianti per i rincari che mettono a repentaglio la vita dei club, dall'altra orari di inizio gara molto spesso a riflettori accesi. Misteri. A cui forse si vuole porre rimedio con gli orari mattutini, notoriamente graditi dai tifosi e dalle loro famiglie, ancora una volta colpite anche negli orari dei pranzi domenicali, quando, forse unica volta alla settimana, tutti i componenti potrebbero stare insieme. In questo senso la retorica del calcio per le famiglie, trova una imbarazzante conferma della sua ipocrisia. A meno che non vengano forniti i panini agli interi nuclei familiari. Ci permettiamo di avanzare una proposta che potrebbe salvare capra e cavoli: visto che ci siamo, perché non porre il fischio di inizio alle 6, massimo alle 7 antelucane, come ai bei tempi dell'indimenticabile match di tennis tra il ragionier Fantozzi e il geometra Filini? Se deve essere rivoluzione, almeno ci facciano ridere. 



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