Detto tra noi
lunedì, 19 settembre 2022, 10:40
di fabrizio vincenti
Abbiamo atteso qualche gara di campionato prima di avventurarci in una disamina di questa Lucchese che è arrivata ai nastri di partenza quasi completamente stravolta, a partire dal tecnico, rispetto allo scorso torneo. Quattro gare sono poche, lo premettiamo, e dunque poco senso ha lanciarsi in affermazioni perentorie. Lo avremmo scritto anche nel caso che i rossoneri fossero a pieni punti come per ora, buoni per loro, sta facendo la Carrarese. Ma è altrettanto evidente che alcune prime sommarie indicazioni sono arrivate dal campo, dove la squadra ha raccolto meno, molto meno, di quanto ha fatto vedere e si ritrova con una classifica deficitaria. A Reggio Emilia, contro i granata non ancora al massimo della forma, un pari sarebbe stato alla portata, ma in quel caso i rossoneri non sono mai riusciti a avvicinarsi alla porta avversaria, di fatto sciogliendosi dopo una prima mezzora di buon calcio. Contro l'Imolese è arrivato il riscatto, con qualche ombra riguardo alla tenuta fisica, peraltro inevitabile visto che molti dei protagonisti sono arrivati all'ultimo tuffo.
Nelle ultime due gare, però, le recriminazioni si fanno consistenti: contro il Pontedera sono stati buttati via due punti letteralmente, i granata davano la sensazione di non riuscire a trovare la porta, è servito un pasticcio difensivo che si è unito alle occasioni gettate per chiudere la gara, buon ultima quella di Bianchimano a tempo scaduto. A Fiorenzuola, invece, si è sfiorato l'incredibile: occasioni su occasioni buttate al vento, con gli attaccanti che nel complesso, almeno chi ha giocato (Bianchimano è rimasto in panchina), hanno dato la sensazione di avere le polveri bagnate. A livello di gioco, qualche trama inizia a vedersi e la sensazione è che la formazione di Maraia abbia un centrocampo di notevole qualità che va però sfruttato al meglio. Su tutto, aleggia anche la scelta del tecnico, evidentemente preoccupato dalle condizioni fisiche di molti dei suoi, di cambiare quasi completamente formazione ogni volta che si è scesi in campo, nemmeno la Lucchese dovesse fare una coppa europea. Per ora, il giudizio è rivedibile. Ma serve cambiare passo e alla svelta. Perché solo i risultati possono dare fiducia alla squadra e anche a tutto l'ambiente, che, sia pure con difficoltà comprensibili, deve provare a rimanere calmo.
martedì, 10 giugno 2025, 15:47
La delusione, la rabbia, il senso di frustrazione che ha pervaso un po' tutti, noi compresi, per l'epilogo ancora una volta disastroso da un punto di vista societario della Lucchese, non può non portare a una riflessione approfondita.
mercoledì, 28 maggio 2025, 18:31
Non siamo inguaribili ottimisti, anzi, ma il triste epilogo, l'ennesimo, del calcio rossonero ci ha comunque dato un misero conforto. La quasi matematica certezza che con il gruppo Affida non saremmo andati da nessuna parte. Se qualcuno aveva dubbi, crediamo se li possa essere tolti leggendo un comunicato stampa del...
domenica, 18 maggio 2025, 19:23
L'atmosfera che non si respirava da anni in città. Il maxischermo mai collocato in precedenza da una amministrazione comunale. La paura che si respirava dopo la sconfitta di Sestri. Le code al botteghino. La commozione di mister Gorgone prima dell'ultima rifinitura, dopo il confronto con la squadra.
lunedì, 28 aprile 2025, 07:51
La storia della Lucchese è fatto soprattutto di delusione, dolori, mancate promesse, rimpianti. Inutile negarlo. Se si eccettuano due periodi d'oro (prima e post Seconda guerra e l'era Maestrelli) questa piazza è andata incontro a rovesci e tanta mediocrità.