Porta Elisa News
lunedì, 2 settembre 2024, 19:04
di alessandro lazzarini
Lo scetticismo che sembra aleggiare intorno alla nuova Lucchese sembra piuttosto esagerato, considerando che quella vista col Gubbio era una squadra incompleta e priva di opzioni di formazione che potessero indurre alternative tattiche al tecnico Gorgone. È vero che la rosa, rispetto a quella dell'anno passato, sulla carta sembra indebolita, ma non è detto che trovando i giusti equilibri e con l'inserimento nel centrocampo di elementi in grado di connettere gli attaccanti col resto della squadra, i rossoneri non possano trovare una alchimia in grado di condurre a risultati soddisfacenti.
Certo il debutto casalingo ha mostrato una squadra quasi priva di soluzioni offensive a supporto delle due punte, senza nessun solista in grado di inventare qualcosa di decisivo ma, d'altra parte, a parte Costantino, Fedato e l'incursore Antoni, che è comunque un esterno, tutti gli altri interpreti proposti da Gorgone sono giocatori a vocazione difensiva, incluso Quirini schierato laterale con compiti decisamente offensivi che svolge generosamente ma, ovviamente, con poca incisività quando c'è da finalizzare; per il ragazzo lucchese avremmo ipotizzato una evoluzione da centrale di difesa, più che da ala, ma è palese che l'allenatore cerca di inventarsi soluzioni per sopperire alle carenze di organico.
In sostanza, è sembrato abbastanza evidente che il massimo risultato possibile per la Pantera fosse uno zero a zero che sarebbe anche arrivato senza lo svarione difensivo che ha procurato il rigore degli ospiti. Se la scialba prestazione offensiva può trovare giustificazione nel tipo di interpreti a disposizione, quello che semmai ha lasciato perplessi è che una formazione con tre centrali difensivi di grande esperienza supportati da due veri mastini di centrocampo come Welbeck e Tumbarello, a cui si aggiunge Visconti che nasce terzino, non abbia proprio dato l'impressione di essere impenetrabile come ci saremmo aspettati; insomma, il timido Gubbio, che ha messo in mostra qualche buona individualità e poco altro, non ha mai dato l'impressione di spingere convintamente, ma si è più volte incuneato abbastanza facilmente fra le maglie della difesa rossonera, talvolta anche sprecando banalmente l'ultimo passaggio.
La costruzione della squadra e l'incredibile numero di difensori centrali inseriti in rosa, lascia intendere che la scelta della difesa a tre sia quasi scontata, d'altra parte stiamo parlando di un modulo che in questo momento è vincente nel calcio italiano ma che per funzionare necessita di laterali fortissimi supportati da interni di centrocampo con la propensione all'inserimento, cioè elementi con caratteristiche che nella rosa della Lucchese, a parte Antoni, sembrano latitare. In definitiva c'è da vedere se basterà l'inserimento fra i titolari di un centrocampista con visione di gioco, che può essere Catanese, Saporiti o Gucher, per fornire alle punte quei rifornimenti che adesso sembrano una chimera; dal nostro punto di vista, siamo perplessi e, da profani, pensiamo che la migliore soluzione per questo gruppo sia la proposta di un 4-5-1 con Fedato e Antoni esterni e Catanese o Saporiti e Gucher o Tumbarello davanti al mediano Welbeck, sfruttando Fazzi, Gemignani e Quirini come terzini. Se invece la scelta dell’allenatore rimarrà orientata al 5-3-2, speriamo almeno di vedere una muraglia difficilmente superabile dalle trame avversarie.
In ogni caso, la rosa è stata completata con così grande ritardo che sarà gioco forza necessario attendere qualche giornata per capire se Gorgone potrà proporre qualcosa di più interessante di quanto visto adesso. Nel frattempo, prima di farsi prendere da un pessimismo ingiustificato, bisogna prendere atto che nelle due partite giocate la Lucchese avrebbe meritato di vincere a Pineto e, tutto sommato, si è inventata da sola il rigore che ha condotto la partita col Gubbio fuori dai binari di un pareggio che sembrava scontato. Quindi, tutto sommato, si contano già tre punti persi e sarebbe stato tutt’altro inizio.
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