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Del Prete (curatore fallimentare): "Si dovranno ricostruire le ragioni del dissesto, anche andando indietro nel tempo"

lunedì, 1 luglio 2019, 17:55

di fabrizio vincenti

Sarà Claudio Del Prete, proprio il commercialista che a giugno era stato investito del compito di svolgere il ruolo di commissario giudiziale nella richiesta di concordato, a essere il curatore fallimentare della As Lucchese Libertas srl. Una scelta da molti attesa, visto che Del Prete aveva avuto modo in queste settimane di entrare nei meccanismi e nelle problematiche aziendali, puntualmente confermato dal giudice del tribunael di Lucca. Da oggi inizia però un'altra storia, con Del Prete che sarà chiamato a raccogliere tutte le poste attive a disposizione per poi distribuirle tra i tanti creditori della Lucchese nei prossimi mesi. L'udienza per l'esame dello stato passivo, ovvero per capire chi ha diritto a vantare crediti, sarà nel febbraio del 2020. Da qui a allora, però, saranno tante le cose da mettere a punto. 

"E' una vicenda dolorosa e complicata con passaggi che dovremo ricostruire da punto di vista amministrativo e contabile: va capito come siamo arrivati al fallimento".

Dovrà mettere mano alla contabilità.

"Certamente, è un capitolo importante: si dovrà ricostruire le ragioni del dissesto. Mi risulta che l'ultima ricapitalizzazione sia stata a dicembre scorso, prima dell'arrivo dei nuovi proprietari. Da lì dovremo capire le eventuali responsabilità, ma si può andare a ritroso nel tempo per capire se le responsabilità gestionali non dovesse riguardare solo l'ultimo periodo. Del resto, negli ultimi due anni le vicissitudini sono state tante. Va capito se i debiti risalgono all'ultima gestione o vengono da più lontano".

Dunque non avete un orizzonte temporale definito.

"Si può andare a ritroso di anni: c'è da capire quando la Lucchese ha iniziato a soffrire e se tutto è stato condotto secondo le regole".

Quali le prime mosse?

"Intanto devo vedermi con Aldo Castelli per il passaggio formale di tutto quanto riguarda la Lucchese, poi dovrò provare a raccogliere tutte le poste attive, a partire dai crediti ulteriori in Lega, circa 100mila euro oltre a quelli versati nei giorni scorsi. In questo senso chiederò un incontro con l'ufficio legale della Lega Pro. Ovviamente da oggi tutti i giocatori sono svincolati e i contratti vengono meno. Ci sarà anche da liquidare alcuni beni mobili di proprietà, che in prima battuta tenterò di vendere alla nuova società rossonera se sorgerà, come per esempio dei veicoli. Non fosse possibile, ci muoveremo tramite l'Istituto vendite giudiziarie".

I tempi per l'esame dello stato passivo sono lunghi: l'udienza è stata fissata nel febbraio 2020.

"Putroppo il tribunale ha troppe procedure da smaltire, i tempi sono questi". 

 




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