Porta Elisa News

Contratto di vendita della Lucchese: ecco tutte le clausole

sabato, 23 giugno 2018, 08:06

E' cosultabile presso la Camera di Commercio il nuovo atto di vendita, del 7 giugno scorso, con il quale Città Digitali ha definitivamente ceduto l'80 per cento della Lucchese alla Airgornetto Ltd di Lorenzo Grassini e Nicoletta Cardin. E non mancano, ancora una volta, qualche sorpresa, dopo quelle riservate dalla consultazione dell'atto del 26 aprile scorso, il primo, poi di fatto decaduto per l'emersione di una discreta mole in più di debiti rispetto a quanto messo nero su bianco anche grazie alla consulenza, nelle vesti di arbitro, del revisore contabile della Lucchese, Matteo Romani.

I debiti riscontrati sono cresciuti in una misura tale da far vendere la Lucchese al prezzo simbolico di un euro. Dunque i debiti sono cresciuti di 600mial euro in poche settimane, visto che il prezzo di vendita era questo e i debiti iscritti (allora) superavano i crediti di circa 950mila? Si può desumere, visto che al nuovo contratto non è stata allegata la situazione contabile, a differenza dell'atto del 26 aprile. 

Quello che è certo è che i debiti sono decisamente aumentati. E nell'atto si legge, a propistio del mancato pagamento dei 600mila euro da parte di Grassini: "le parti dichiarano che effettivamente quel pagamento è stato sospeso e non è ai avvenuto perché le stesse, nei giorni immediatamente successivi alla stipula, hanno inseiem verificato che sono emerse varie ulteriori sopravvenienze passive rispetto a quelle già desumibili dalla situazoine patrimoniale che venne allegata all'atto di cessione di quote". 

In sostanza, visto che la Lucchese era stata valutata 1,550 milioni di euro, si può concludere che Grassini si sia fatto carico di quel'importo debitorio, non solo perché sono emersi nuovi debiti ma amche perché le parti hanno preferito, a differenza del primo atto, far ricadere sul venditore ogni pagamento degli siipendi di marzo, aprile, maggio e giugno, oltre ai premi individuali e non ancora corrisposti come pure degli emolumenti a favore delle figure obbligatorie (segretario, delegato alla sicurezza, responsabile amministrativo, ecc.). Grassini ha poi preso impegno di farsi carico di tutt quanto necessario l'iscrizione, come pure di eventuali ulteriori poste negative. Con l'eccezione di quelle derivanti da poste di natura fiscale e tributaria per le quali (sino a quelle maturate al 24 aprile) ne risponderanno all'83 per cento Grassini (comprese quote di Lucca United, Moreno Micheloni e Lucchese Partecipazioni) e al 17 per cento da Città Digitali. Quanto alle controversie sindacali con dipendenti, collaboratori, ex dipendenti sino a quella data, invece, resterà responsabile Città Digitali che si dovrà fare carico anche delle spese legali. 

Infine, il gesto di apertura di Grassini a Moriconi: la fideiussione da 200mila che doveva essere parte integrante anche del secondo contratto, viene tolta: "A parziale modifica di quanto disposto nel contratto di cessioni di quote, il legale rappresentante di Aigornetto Lomited autorizza il sottoscritto notaio a restituire l'originale dle titolo rappresentativo della detta fideiussione a legale rappresentante di Città Digitali che ne accusa ricevuta".




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