Porta Elisa News

Cessione della Lucchese, la versione della società: "Non sapevamo che c'era Belardelli"

mercoledì, 20 dicembre 2017, 13:06

Nella sequenza di colpi di scena degna di una fiction di basso livello, ecco la conferenza stampa della Lucchese per chiarire la versione dei fatti, secondo la società rossonera, sull'annullamento del contratto con i due avvocati pisani, Cioni e Coscia, dietro cui c'erano altri imprenditori e lo stesso Pietro Belardelli aveva annunciato l'intenzione di volersi affiancare. Una miscela che ha letteralmente fatto imbestialire tutta la piazza rossonera. In conferenza stampa, tanto per cambiare, Carlo Bini, Giuseppe Bini, di Cittàdigitali (che ha l'11 per cento della Lucchese), e Moreno Micheloni. Arnaldo Moriconi, vero proprietario del club, resta ancora una volta dietro le quinte.

 "Il precontratto è stato annullato e non prevede nessuna penale si è arrivati a questa decisione dopo aver capito che non era la scelta giusta – spiega Giuseppe Bini –  anche a seguito dell'intervento del presidente della Lega Gravina e della volontà dell'amministrazione comunale di volersi impegnare. Cioni e Coscia sono rimasti sorpresi dalla piega presa dagli eventi ma disponibili a una nuova trattativa".

"L'amministrazione comunale – ha aggiunto Michelini – è all'opera e in questi giorni, in questa settimana ne sapremo di più. Ma a parte questo, è stata annullata una trattativa che non aveva ragione di essere, visto che si è palesata una persona che non poteva portare nulla di positivo, qualunque altra situazione sarebbe preferibile. Auspichiamo che le trattative con il Comune abbiano un lieto fine e che l'attuale compagine vada avanti senza perdere nulla di quello che avevamo deciso sette anni fa quando siamo ripartiti dall'Eccellenza".

"Vorrei ringraziare la città e i tifosi – ha aggiunto Carlo Bini – e anche il presidente della Lega Gravina che ha capito che la Lucchese è qualcosa di importante. Non è cambiato nulla: abbiamo i soliti problemi, a partire dallo stadio, e speriamo che il Comune riesca a farci incontrare la Lucca che conta. Il nostro direttore e allenatore torneranno a fare il direttore e l'allenatore, ora siamo noi a chiedergli l'impegno massimo. La settimana trascorsa ha fatto male a tutti a partire dalla squadra. Ringrazio anche gli avvocati che hanno capito quale era la situazione e si sono messi da parte. Non so se il mio futuro sarà ancora nella Lucchese: non sono così forte da reggere così tanto. Deciderò con i pochi amici che mi sono rimasti e non so se verrò alla partita sabato che guarderò con il mio bassottino. Non sapevamo chi c'era dietro? Non accetto queste parole, abbiamo chiesto se c'era Belardelli ci hanno detto che non lo conoscevano. Non sapevamo chi c'era dietro questi due avvocati. Se ci potevamo liberare se non facevano un passo indietro? Ci avremmo provato".




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