Porta Elisa News

Bragadin al suo primo anno da pro:"Una bella soddisfazione, ma devo crescere ancora sotto tutti i punti di vista”

venerdì, 28 luglio 2017, 13:56

di diego checchi

Per Andrea Bragadin questo è il primo anno con i contratto da professionista e sa che per lui è una grande possibilità. Mister Lopez gli ha anche cambiato il ruolo. Non è più un esterno di attacco come alle origini bensì un quinto di centrocampo nel modulo 3-5-2. Il ragazzo, ormai al quarto anno con la Lucchese, sa di doversi giocare le sue possibilità al meglio e non può assolutamente fallire.

Come sta vivendo questi giorni di ritiro?

“È una bella opportunità. Cercherò di aiutare la squadra anche perché è il primo anno da professionista e di avere il mio spazio. Ringrazio il direttore e il mister che hanno avuto molta fiducia in me”.

Il mister la sta provando in una posizione diversa rispetto al suo ruolo naturale.

“È vero, faccio il quinto di sinistra e in quella posizione devo essere bravo a fare tutte e due le fasi. Credo che debba migliorare soprattutto in fase difensiva e magari, un elemento come Capuano che gioca vicino a me, riesce a darmi consigli giusti. E’ chiaro che non devo trascurare la fase difensiva”.

Quando arrivò alla Lucchese si aspettava di arrivare fin qui?

“Non ci pensavo nemmeno. È una bella soddisfazione, ma come ripeto, devo crescere ancora sotto tutti i punti di vista”.

Per giocare bene in Serie C che cosa bisogna fare?

“Bisogna migliorare molto sul possesso palla e soprattutto essere sempre concentrati a livello mentale”.

Guardando gli allenamenti, mister Lopez ci tiene particolarmente a lei.

“È un allenatore che cura molto i minimi dettagli e cerca di tirar fuori il meglio da qualsiasi giocatore compreso il sottoscritto. È chiaro che io devo assorbire tutto ciò che mi insegna”.

Un bilancio sul ritiro?

“È un posto ideale per lavorare. Abbiamo faticato tanto ma è stato tutto perfetto, dal clima, al campo, ecc, ecc…”.

Qual è il suo sogno per il futuro?

“Guardo al presente per trovare spazio e farmi le ossa. Poi guardo molto i miei compagni e prendo esempio da loro”.

Ha ritrovato il suo amico Russo.

“Ci conosciamo da una vita, fin da piccoli giocavamo insieme nella Lucchese. Poi ci siamo persi e adesso ritrovati. È un bravo ragazzo e mi fa veramente piacere essere tornato a giocare con lui”.   




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